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Campi Diomedei

Parco urbano e archeologico dell’ex-ippodromo

Concorso internazionale di progettazione - realizzazione
Foggia, Italia

con Pitzalis-Hanssen
2010

Primo premio
In progettazione esecutiva

Il parco si estenderà su un’area di circa 23 ettari, in passato attrezzata e utilizzata come ippodromo funzionalmente connesso all’Istituto Regionale di Incremento Ippico (IRIIP).
 Valorizzare i giacimenti archeologici di età neolitica risalenti ad periodo compreso tra il 5.200 a.C. e il 4.600 a.C e renderli fruibili ai visitatori; valorizzare l’area come nuovo spazio verde della città attraverso la creazione di nuove presenze botanico-vegetazionali e con attività per l’intrattenimento, la cultura e il tempo libero. Questi gli obiettivi del progetto.
I tratti distintivi disegnano un quadro complessivo che tiene conto, fra l’altro, dell’integrazione tra l’area dei Campi Diomedei e la Villa Comunale, per ricreare un “continuum” fisico e percettivo tra i diversi trattamenti del verde e tra i ritrovamenti archeologici. È stata ricercata una modellazione del suolo per costruire punti di vista entro cui inquadrare l’organizzazione, la forma e la funzione difensiva dei “compounds” e degli insediamenti neolitici.
Inoltre è previsto l’utilizzo di materiali eco-compatibili e riciclabili attraverso cui conformare le coperture dei resti e dei manufatti di servizio, secondo i più innovativi criteri di bio-edilizia, finalizzati alla gestione del Parco per lunghi periodi in maniera naturale. Progettato anche l’inserimento di elementi simbolici ed evocativi, volti a richiamare la tradizione del cavallo legata al culto antico di Diomede, e la predisposizione di spazi adeguati per l’approccio fisico con i cavalli sia attraverso l’osservazione e il contatto, sia attraverso l’integrazione delle fabbriche per l’incremento equino nel contesto del Parco.
Nel suo complesso l’area è pensata come elemento baricentrico di raccordo delle differenti realtà presenti nel contesto urbano limitrofo. Nel quadrante est del Parco, in particolare, sul fronte opposto alla Motorizzazione, è ricavata l’area per l’impianto dell’orto botanico con una polla centrale a semicerchio che raccoglie l’acqua piovana e funge da pozzo di irrigazione attraverso una canalizzazione che si snoda seguendo un circuito principale a “filo di Arianna” con ramificazioni secondarie regolate in funzione delle essenze messe a dimora.

 

© 2018 by Luigi Foglia

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